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Fiori di Bach e Fisica Quantistica: l’Energia che Pacifica

  • divinaathena82
  • 15 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Nel mondo dell’energia sottile, tutto è interconnesso.

I Fiori di Bach, da sempre utilizzati per armonizzare emozioni e stati interiori, trovano oggi una sorprendente corrispondenza con le più moderne scoperte della fisica quantistica.

Ma come può una semplice essenza floreale dialogare con la scienza che studia le particelle invisibili dell’universo? Scopriamolo insieme.



Tutto è vibrazione


Secondo il dottor Edward Bach, ogni fiore possiede una frequenza vibrazionale capace di entrare in risonanza con le emozioni umane, riportando equilibrio laddove c’è disarmonia. Questo concetto, apparentemente poetico, è oggi pienamente accettato anche dalla fisica quantistica: tutto nell’universo vibra, dalle galassie alle nostre cellule, dai pensieri alle emozioni.


Ogni stato d’animo ha una sua “firma energetica”. Tristezza, paura, rabbia, ma anche gioia, gratitudine, amore, ecc.  sono onde.

I Fiori di Bach non contengono al loro interno il principio attivo della pianta; non agiscono chimicamente, ma energeticamente: modificano la frequenza di risonanza del nostro campo sottile, aiutandoci a tornare al nostro stato naturale di armonia.



Informazione e coerenza: la chiave invisibile


Un principio fondamentale della fisica quantistica è che l’informazione è energia organizzata.

I fiori, come ogni elemento vivente, contengono una specifica informazione vibrazionale. Quando assumiamo una goccia di un rimedio floreale, è come se il nostro campo energetico ricevesse un “codice armonizzante”, un messaggio che ci ricorda chi siamo davvero al di là del caos emotivo.


Questo è simile a ciò che avviene nei campi quantistici: un'informazione può modificare lo stato di un sistema, anche a distanza. Ecco perché i Fiori di Bach funzionano a livello sottile e perché molte persone li sentono “agire” anche solo tenendo la boccetta in mano o guardando le immagini dei fiori.



L’effetto osservatore e il potere dell’intenzione


Un altro grande concetto quantistico è l’effetto osservatore: l’energia risponde alla coscienza.

Quando prendiamo un Fiore di Bach con una chiara intenzione, siamo co-creatori del nostro processo di pacificazione. La vibrazione del fiore risuona con la nostra consapevolezza e agisce ancora più profondamente.


Questo ci insegna che non si tratta solo di prendersi cura di sé, ma di attivare la propria capacità di trasformazione.



Un rimedio dell’anima


I Fiori di Bach non sono strumenti che “combattono” un sintomo, ma rimedi che accompagnano l’evoluzione interiore. E questo è profondamente quantico: perché ci ricordano che non siamo separati dalla natura, ma parte di un grande campo di energia intelligente. Ogni volta che assumiamo una goccia, stiamo dialogando con l’universo.



Conclusione: la scienza dell’invisibile incontra l’arte del sentire


Nel loro linguaggio sottile, i Fiori di Bach ci insegnano ciò che anche la fisica quantistica ha iniziato a scoprire: che la realtà è fatta di frequenze, possibilità e coscienza. E che, quando ci armonizziamo con le giuste vibrazioni, possiamo auto guarire, trasformarci, fiorire.


Un viaggio tra fiori, emozioni e particelle di luce che parla al cuore, e all’anima.


ATTENZIONE!


I fiori di Bach NON sostituiscono in nessun modo le terapie mediche.

Se si è affetti da qualsiasi patologia, consultare il proprio medico.

I fiori di Bach possono essere un valido supporto coadiuvante per armonizzare le emozioni e favorire uno stato di maggiore equilibrio interiore.



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Porta luce dove ora c’è ombra. 



Simona


 
 
 

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