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I Mudra: il linguaggio segreto delle mani e come lo utilizziamo nel Lalitya™ Yoga per risvegliare la coscienza

  • divinaathena82
  • 4 nov
  • Tempo di lettura: 3 min
Una praticante di yoga che esegue un mudra

Ci sono gesti che non appartengono solo al corpo, ma parlano direttamente all’anima.

I mudra (termine sanscrito che significa sigillo, gesto o simbolo) sono proprio questo: ponti tra il visibile e l’invisibile, tra la materia e l’energia, tra il gesto e l’intento.


Ogni dito, ogni posizione delle mani, racconta una storia antica.

Nei testi yogici, le dita rappresentano gli elementi:


Pollice → Fuoco 


Indice → Aria 


Medio → Etere 


Anulare → Terra 


Mignolo → Acqua 



Unendo, separando o intrecciando queste energie, creiamo un circuito energetico che può trasformare lo stato mentale, riequilibrare i chakra e risvegliare la consapevolezza.

Il mudra non è solo un gesto esteriore: è una preghiera incarnata, una vibrazione che parla il linguaggio dell’anima.



Mudra nello Yoga: molto più che un gesto delle mani


Molti praticanti associano lo yoga ai movimenti fisici o alla postura del corpo. Eppure, il vero potere dello yoga si manifesta nei dettagli più sottili: nel respiro, nello sguardo, nell’intenzione  e nel gesto delle mani.


Quando le mani si uniscono nel Anjali Mudra (il gesto di preghiera), non si crea solo una connessione tra i due emisferi del cervello: si crea un simbolo di unione tra mente e cuore. È il gesto che apre e chiude le pratiche, ma è anche il punto di partenza per un viaggio più profondo.

Nel Lalitya™ Yoga, questa esplorazione dei mudra si espande e si fa esperienza mistica.



I Mudra nel Lalitya™ Yoga


Nel metodo Lalitya™ Yoga, i mudra non sono solo una forma estetica o simbolica: diventano strumenti di trasmutazione energetica.

Nel livello avanzato della pratica, il corpo diventa un tempio vivente e i mudra si intrecciano con gli asana e il respiro, creando vere e proprie chiavi di luce.


Ecco un esempio di alcuni dei mudra che amo integrare sono:


  • Agni Mudra: il sigillo del fuoco interiore. Si pratica piegando l’anulare alla base del pollice, lasciando le altre dita distese. E’ il mudra del sole interiore che ci illumina, il fuoco sacro che trasforma.


  • Lotus Mudra: il simbolo di purezza e rinascita. Si pratica unendo i polsi e aprendo le dita come i petali di un fiore che sboccia. È il mudra del cuore aperto e della compassione luminosa.


  • Apana Mudra: il sigillo del rilascio e della purificazione. Si pratica unendo il pollice, il medio e l’anulare, lasciando distesi l’indice e il mignolo. E’ il mudra dell’eliminazione, della depurazione, del lasciare andare ciò che non serve più (sia a livello fisico, emotivo ed energetico).


In queste pratiche, il gesto diventa meditazione, e la meditazione diventa preghiera.

Ogni mudra è una porta, e solo chi pratica con presenza e devozione ne percepisce la vibrazione segreta.


Perché i mudra sono così importanti


Creano un ponte tra l’intenzione e la manifestazione.

Aiutano a stabilizzare la mente e calmare le emozioni.

Riportano il corpo nella sua geometria sacra naturale.


Praticarli con consapevolezza accende nel corpo un linguaggio dimenticato, quello del sacro femminile e del divino maschile in equilibrio.

Quando le mani si muovono in armonia con il respiro e il cuore, l’energia si risveglia, e lo yoga torna ad essere ciò che realmente è: un atto d’amore verso la Vita.


In conclusione


I mudra sono piccole chiavi di saggezza capaci di aprire grandi porte interiori.

Nel Lalitya™ Yoga li viviamo come rituali energetici, in cui corpo, spirito e suono diventano uno.

Ogni gesto è un mantra silenzioso che risveglia la nostra natura divina.


Se vuoi sperimentare la potenza dei mudra nel corpo e nel cuore, ti invito a praticare con me: scoprirai che anche un semplice gesto delle mani può trasformare tutto il tuo stato energetico.


Simona


 
 
 

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