Il Potere della Gratitudine: il Lalitya™ Yoga come Via del Cuore
- divinaathena82
- 29 lug
- Tempo di lettura: 3 min

C’è una chiave che può aprire porte invisibili, sciogliere tensioni interiori, trasformare completamente il nostro modo di vedere e vivere la vita: la gratitudine.
Non intesa come una semplice emozione passeggera o una frase da ripetere a mente, quanto piuttosto come una pratica viva che nasce dall’ascolto, dalla presenza, dal corpo che respira e sente.
Ed è qui che entra in gioco lo yoga: non solo una sequenza di asana, ma un vero e proprio allenamento all’anima, un rituale quotidiano in cui il ringraziamento diventa forma, gesto, intenzione.
Gratitudine è potere sottile che cambia tutto
Nel momento in cui dici “grazie” profondamente, qualcosa in te si riallinea.
È come se la mente smettesse di inseguire e iniziasse a ricevere.
Come se il cuore ricordasse la sua centratura.
La gratitudine non cambia il mondo esteriore, ma trasforma chi siamo di fronte a ciò che accade.
E questo è un potere immenso.
Quando scegli di ringraziare, anche nel dolore, anche nell’incertezza, stai dicendo: “Sono pronto/a a vedere il dono nascosto. Io apro il cuore alla vita, così com’è in questo momento.”
Lo yoga è una porta verso quella gratitudine profonda
Ogni volta che saliamo sul tappetino e torniamo al corpo, al respiro e alla presenza, stiamo ricordando al nostro sistema di essere nel Qui e Ora.
Questo è un atto rivoluzionario, in un mondo che ci vuole sempre distratti e sotto pressione.
Nello yoga, la gratitudine diventa:
respiro consapevole. Il soffio che ci tiene vivi
asana vissuta. Ogni posizione come un gesto di offerta
meditazione. Lo spazio vuoto dove nasce la pienezza
mudra della preghiera. Le mani unite in Anjali Mudra, in segno di riconoscenza verso se stessi e il Tutto.
E più pratichi, più ti accorgi che non è la perfezione delle posizioni a portare benefici, ma la qualità della presenza con cui le vivi.
Anche nel Lalitya™ Yoga, il metodo da me creato, si coltiva la gratitudine come forza sottile che nutre, pacifica e riconnette al proprio centro, attraverso un percorso di ascolto interiore che conduce ad onorare il proprio viaggio personale.
In questo modo il tappetino diventa uno spazio sacro su cui praticare la gratitudine: la preghiera più potente che possiamo recitare.
Rituale di Gratitudine dopo la Pratica (5 minuti)
Questo mini-rituale è pensato per essere fatto subito dopo una pratica di yoga, ma puoi usarlo anche a inizio giornata o prima di dormire.
1. Siediti in silenzio.
Spalle morbide, colonna lunga. Porta una mano sul cuore, una sull’addome. Inspira ed espira.
2. Chiudi gli occhi e chiediti:
“Qual è un dono che oggi ho ricevuto e che non avevo ancora onorato?”
Non cercare cose eclatanti. Può essere un respiro profondo. Un momento di pace. Uno sguardo.
3. Porta le mani in Anjali Mudra e sussurra (a voce o nella mente):
“Grazie per questo momento. Grazie per tutto ciò che ho. Grazie per ciò che sono.”
4. Visualizza una luce dorata.
Immagina che dal centro del tuo cuore nasca una luce calda che si espande in tutto il corpo, poi oltre te, fino a toccare il mondo intero e poi l’Universo
5. Inchinati a te stesso/a.
Sorridi. Hai appena onorato la Vita.
La gratitudine è un muscolo dell’anima
La gratitudine può essere allenata, ogni giorno, come il corpo.
E lo yoga è uno degli strumenti più belli per farlo, perché ci porta continuamente a guardare dentro, a riconoscere, ad accogliere.
Quando un cuore grato incontra la pratica dello yoga, nasce una magia silenziosa: quella di una vita pienamente vissuta, con fede e amore.
Ogni pratica è un viaggio.
Se vuoi condividere il tuo cammino con me, puoi scrivermi o seguirmi sui social.
La gratitudine è più forte quando la condividiamo.
Simona



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