Il Potere Dimenticato: risvegliare il Pavimento Pelvico con il Lalitya™ Yoga
- divinaathena82
- 1 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Quante volte hai sentito parlare del pavimento pelvico durante una lezione di yoga? Probabilmente poche, forse mai. Eppure questa zona, spesso ignorata e "sorda" al nostro ascolto, è una delle chiavi più potenti per il benessere fisico, energetico ed emotivo.
Cos'è davvero il pavimento pelvico?
Il pavimento pelvico è quell’intreccio di muscoli, legamenti e fasce che sostiene i nostri organi interni come una vera e propria culla. Ma non solo: è anche un importante snodo energetico. Secondo le antiche tradizioni yogiche, corrisponde all’area del primo chakra, Muladhara, la radice, la base della nostra sicurezza e stabilità.
Ecco perché, se questa zona è debole, bloccata o priva di tono, possiamo sperimentare non solo disturbi fisici (come incontinenza, prolassi o tensioni lombari), ma anche difficoltà emozionali come senso di insicurezza, ansia cronica, scollegamento dal corpo e dalla nostra creatività.
Al contrario, un pavimento pelvico troppo contratto, può portare ad altri squilibri fisici (come stipsi, dolori durante i rapporti sessuali, minzioni frequenti e dolorose).
Yoga e pavimento pelvico: un dialogo da riscoprire
La buona notizia è che lo yoga, se praticato con consapevolezza, può diventare un vero alleato nella riattivazione e nel riequilibrio del pavimento pelvico.
Asana come Malasana (la Posizione della Ghirlanda), Setu Bandhasana (la Posizione del Ponte) o il respiro Ujjayi accompagnato da Mula Bandha, possono aiutare a portare armonia, presenza e vitalità in questa zona.
Tuttavia, non si tratta solo di “fare esercizio”.
Il vero cambiamento avviene quando impariamo ad ascoltare, a sentire, a onorare ciò che questa parte del corpo ci comunica. Ed è qui che entra in gioco il Lalitya™ Yoga.
Lalitya™ Yoga: risvegliare il corpo sacro partendo dalla radice
Nel mio metodo, Lalitya™ Yoga, il pavimento pelvico non è un semplice gruppo muscolare da attivare meccanicamente. È un portale sacro, una soglia che ci connette alla nostra essenza più profonda. Lo chiamiamo il "corpo della Dea", perché è da lì che nasce la vita, la forza, il desiderio, la creazione.
Durante le pratiche Lalitya™ guidate da respiro, suono e movimento fluido, accompagno le persone a ritrovare il contatto con questa zona spesso anestetizzata. Non attraverso la performance, ma attraverso il sentire.
Lasciamo spazio a ciò che c'è: alla vergogna, alla rigidità, alla dimenticanza. E poi ci apriamo al piacere, alla fluidità, al potere del radicamento.
Il corpo si risveglia, la voce cambia, la postura si allinea, il cuore si apre.
E tutto parte da lì, da quella culla invisibile che è sempre stata con noi.
Un invito alla pratica
Che tu abbia già confidenza con lo yoga o sia agli inizi, ti invito a iniziare ad ascoltare il tuo pavimento pelvico con dolcezza.
Mettiti seduta, chiudi gli occhi e porta il respiro in basso, come se potesse cullare la tua radice.
Inspira sentendo espandere la base. Espira e senti un richiamo verso il centro, una delicata risalita.
Non forzare.
Non correggere.
Resta solo in ascolto.
E se vuoi esplorare più in profondità, ti aspetto in uno dei miei percorsi di Lalitya™ Yoga: il tuo spazio sacro di ascolto e di rinascita.
Simona



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