Le Posizioni del Guerriero nel Lalitya™ Yoga: risveglia la Forza Sacra che abita in te
- divinaathena82
- 24 giu
- Tempo di lettura: 3 min

Nel flusso del Lalitya™ Yoga, la pratica non è mai fine a se stessa: ogni asana è un portale, un richiamo dell’anima, un atto di verità.
Tra le sequenze più profonde e trasformative troviamo le Posizioni del Guerriero, che nel metodo Lalitya™ si rivelano come tappe di un percorso iniziatico: un cammino attraverso il coraggio, la guarigione animica, l’integrazione, l’abbattimento dei limiti e, infine, la vera libertà.
In questo viaggio sacro, il corpo si fa veicolo, il respiro diventa messaggero, e l’anima ricorda la sua missione.
Virabhadrasana I – Il Guerriero che Guarisce l’Anima
Questa posizione apre il percorso con un gesto deciso: le gambe stabili, le braccia rivolte al cielo, il cuore in ascesa. Ma nel Lalitya™ Yoga, Virabhadrasana I è molto di più: è il momento in cui inizia la guarigione animica.
Le ferite si fanno visibili, il dolore si lascia attraversare, e il Guerriero o la Guerriera di Luce risponde alla chiamata del proprio destino. È l’atto sacro di chi decide di guarire l'anima per poter avanzare verso la vittoria interiore.
Stimola principalmente il primo chakra (Muladhara Chakra) e il quarto chakra (Anahata Chakra).
Virabhadrasana II – Il Guerriero che Incarna gli Elementi
Nel secondo atto del rituale, il Guerriero si fa Presenza. Le braccia si aprono, lo sguardo è fisso sull’intento, il corpo si stabilizza tra cielo e terra.
Nel Lalitya™ Yoga, questa posizione è il momento dell’integrazione dei quattro elementi: Terra, Acqua, Fuoco e Aria danzano insieme nel corpo, riconnettendoci con la nostra natura ciclica, complessa e meravigliosamente completa.
Vengono stimolati i primi quattro chakra (Muladhara, Svadhisthana, Manipura, Anahata - che corrispondono rispettivamente a: terra, acqua, fuoco, aria).
Virabhadrasana III / Ganapatiasana – Il Guerriero che Realizza
Qui il Guerriero spicca il volo. In equilibrio su una gamba, il corpo si protende nello spazio come una freccia lucente. Secondo gli insegnamenti di Paramhansa Yogananda, uno dei maestri al quale il Lalitya™ Yoga si ispira, questa posizione diventa Ganapatiasana (Ganapati è uno dei nomi di Ganesha) l’asana del superamento degli ostacoli.
È il punto in cui tutti i limiti mentali vengono affrontati e trasformati, per permettere all’Anima di manifestarsi nella sua forma più autentica.
È la consacrazione della propria realizzazione in accordo con il volere della propria anima.
I chakra stimolati sono il primo (Muladhara Chakra), il terzo (Manipura Chakra) e il sesto (Ajna Chakra).
Muktasana – Il Guerriero Libero
L’ultima tappa del cammino del Guerriero è Muktasana, l’asana del Guerriero Libero.
Nel Lalitya™ Yoga rappresenta una delle forme più elevate di liberazione interiore.
In questa posizione, una variazione fluida e potente che unisce apertura del cuore e forza delle gambe, il praticante entra in uno spazio di profonda introspezione: le catene interiori vengono viste, riconosciute e spezzate.
È qui che si contemplano i propri “demoni interiori” non per combatterli, ma per integrarli e tramutarli in alleati.
Solo così si torna a vivere con autenticità e libertà.
Stimola principalmente il quarto chakta (Anahata Chakra).
Conclusione: il Guerriero di Luce sei Tu
Attraverso queste posizioni, il Lalitya™ Yoga ci guida in un percorso profondo che va oltre il corpo fisico: ogni asana diventa un rituale, ogni respiro un sì alla vita vera.
Il Guerriero di Luce non combatte per ferire, ma per liberare se stesso.
Non cerca il potere esterno, ma la presenza interiore.
Non agisce per dovere, ma per amore.
Simona



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